I ricercatori dell’Università di Melbourne e dell’Università di Manchester hanno messo a punto un processo innovativo per produrre chip di silicio super puro.
Il silicio è ormai sinonimo di tecnologia. Siamo abituati al suo impiego soprattutto nel settore dell’informatica. Questa diffusione è giustificata da diversi fattori: è un semiconduttore, e questo significa che può essere utilizzato per condurre l’elettricità a diversi livelli e in diverse condizioni, inoltre c’è una grande disponibilità di silicio in natura.
Recentemente è stato pubblicato lo studio che approfondiamo oggi. I ricercatori di due importanti università (Melbourne e Manchester) hanno realizzato un nuovo processo produttivo per ottenere un componente di silicio super puro. Questo studio potrebbe aprire la strada alla realizzazione di computer quantistici più stabili. Proprio in ottica stabilità delle prestazioni il silicio super puro giocherebbe un ruolo fondamentale.
Altre volte abbiamo parlato dei computer quantistici dal punto di vista delle performance rispetto alla quelli tradizionali come in questo caso. Stavolta però parliamo di un processo produttivo che potrebbe dare una svolta a questo tipo di super computer e una stabilità di resa fino ad ora mai raggiunta.
Il mio approfondimento completo sui chip di silicio super puro lo puoi leggere su DDay.it
Immagine di copertina Credits: Kynny (via Canva)