Gli ingegneri di SpaceX apportano oltre 1000 modifiche per Starship, in particolare sono intervenuti sul processo di separazione degli stadi, proprio quello che non funzionò in modo nominale durante il primo volo.
Il primo volo di Starship è stato utile per SpaceX per verificare i principali elementi a rischio per la riuscita del volo orbitale. Sono passati poco più di due mesi da quel primo test e, fin da subito, SpaceX ha messo mano a più di 1000 modifiche al progetto. Secondo Musk le modifiche apportate potrebbero garantire al secondo test una probabilità di riuscita del 60%, rispetto al 50% del primo volo.
Il primo test si concluse con una autodistruzione controllata dopo che Starship aveva evidenziato una serie di problemi tra i quali il fallimento della separazione prevista tra i due stadi. SpaceX quindi si è impegnata proprio per garantire che questo problema non si ripresenti sul prossimo volo.
Abbiamo documentato tutte le fasi di avvicinamento al primo volo orbitale ed ora ci troviamo ad attendere il secondo. Appena questa fase test sarà conclusa positivamente (si spera) seguiremo le evoluzioni decise da SpaceX per avvicinarsi al primo impiego operativo reale in una missione spaziale tra le quali Artemis III, quando l’uomo rimetterà i piedi sulla Luna dopo oltre 52 anni.