Con esplosioni ripetute di potenza senza precedenti, un cadavere stellare soprannominato “Diavolo della Tasmania” si mostra agli astronomi.
Un misterioso fenomeno incuriosisce gli astronomi. Si studia infatti la probabile morte esplosiva di una stella lontana 4,4 miliardi di anni luce. Questo “cadavere stellare” ed è stato la probabile fonte di ripetuti brillamenti energetici osservati per diversi mesi. Un team di scienziati ha pubblicato, su Nature il 15 novembre, le evidenze emerse finora su, cosiddetto, Diavolo della Tasmania.
I brevi lampi luminosi, di pochi minuti di durata ma potenti quanto l’esplosione originale, sono apparsi all’indomani di un raro tipo di “cataclisma stellare” conosciuto come LFBOT (Luminous Fast Blue Optical Transient). Scoperti nel 2018, gli astronomi continuano ad ipotizzare cosa potrebbe causare esplosioni così estreme e ripetute. Sono infatti molto più luminose delle violente esplosioni osservate tipicamente nelle supernove.
Diverse vi ho raccontato di misteri scientifici che stimolano anche la fantasia degli studiosi come il curioso caso della roccia lunare fotografata dal rover cinese Yutu-2. In quel caso il mistero venne risolto una volta che si è riusciti ad avvicinarsi alla roccia passato il tempo tecnico (15gg) della notte lunare.