Il progetto DESI ha consentito la realizzazione della più grande mappa 3D dell’universo, fino ad ora. Importanti scoperte sono ora a supporto della validazione delle teorie sulle fisica del nostro universo.
Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI) rappresenta un’imponente iniziativa internazionale finalizzata alla creazione di una mappa tridimensionale dell’universo. Avviata nel 2021, la fase di raccolta dati ha già portato alla catalogazione di informazioni relative a 5,7 milioni di galassie e quasar nel corso del primo anno di attività.
Lo strumento DESI è stato installato sul telescopio Mayall che vanta uno specchio del diametro di 4 metri, situato presso l’Osservatorio Nazionale di Kitt Peak (KPNO).
La maggior parte delle ricerche sostiene la validità del modello cosmologico Lambda-CDM (Cold Dark Matter), che presuppone l’inalterabilità dell’energia oscura nel corso dell’evoluzione dell’universo. Tuttavia, l’analisi congiunta dei dati raccolti dal DESI e da altri studi ha evidenziato alcune anomalie rispetto al modello standard. Le osservazioni indicano che le galassie nelle vicinanze non si stanno allontanando alla velocità prevista, suggerendo che l’effetto dell’energia oscura potrebbe diminuire con il passare del tempo. Se ulteriori indagini dovessero confermare queste osservazioni preliminari, ne deriverebbero conseguenze significative per la comprensione dell’universo.
Il mio articolo completo sul progetto DESI lo trovi su DDay.it
IMAGE CREDITS: Claire Lamman/DESI collaboration; custom colormap package by cmastro