147 – Apple, OMS e la giornata mondiale dell’Udito.

Lo scorso 3 marzo è stata la giornata mondiale dell’Udito. Apple ha pubblicato i dati del suo programma di ricerca dopo il primo anno. Scopriamo come questi dispositivi ci possono aiutare nel quotidiano.

Come sai qui sul Blog la tecnologia smart è al centro di quella galassia di dispositivi e notizie che ti propongo periodicamente.

Diversi sono i motivi che, a mio avviso, dovrebbero portare le persone ad utilizzare la tecnologia smart. Il primo è perchè questa può contribuire quotidianamente a migliorare il nostro stato di Salute.

La salute è un ambito molto ampio e nei futuri post affronteremo diversi aspetti al riguardo, oggi ci occupiamo di Udito.

Apple da oltre 1 anno sta portando avanti negli Stati Uniti il progetto Apple Hearing Study con il supporto di migliaia di persone.

Il progetto utilizza l’APP Research di Apple

Credits: Apple

dimostra, in pratica, come la tecnologia, che abbiamo in tasca e che portiamo con noi tutti i giorni, tutto il giorno, possa contribuire ad alimentare ricerche scientifiche le cui conclusioni saranno a vantaggio della collettività.

Lo studio di Apple è condotto in collaborazione con la Scuola di Salute pubblica dell’Università del Michigan. Ma, cosa ancora più importante, è che i dati vengono condivisi con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha promosso l’iniziativa “Rendi il tuo ascolto sicuro”.

L’OMS ha decretato il 3 marzo come la “Giornata mondiale dell’Udito” con lo scopo di sensibilizzare la società ed i governi sul tema della riduzione della capacità uditiva che, a sua volta, influisce negativamente sulla capacità di comunicare delle persone aumentando così la solitudine e l’isolamento.

Gli strumenti utilizzati nella ricerca sono appunto quelli che abbiamo con noi abitualmente cioè iPhone ed Apple Watch, entrambi i dispositivi rileveranno i suoni ambientali e quelli provenienti dalle cuffie o auricolari indossati senza che l’utente debba fare nulla, quindi in modalità del tutto “trasparente”.

Per partecipare è sufficiente autorizzare la trasmissione dei dati ad Apple consentendo così di aprire la ricerca ad un numero enorme di partecipanti e mai raggiunto prima.

Risultati dell’analisi sui dati raccolti.

I primi risultati possono essere così riassunti:

  • per il 25% dei partecipanti, il tempo medio di esposizione ai rumori ambientali, cioè per esempio il traffico o strumentazione di lavoro, ha superato la soglia consigliata dall’OMS;
  • circa il 50% dei partecipanti si trova a lavorare in ambienti rumorosi;
  • per circa il 10% dei partecipanti l’esposizione media settimanale a suoni, via cuffie o auricolari, supera il limite raccomandato dall’OMS.

Primi risultati Clinici.

Molto interessante la panoramica dei primi risultati clinici associati ai partecipanti allo studio:

Credits: Apple
  1. grazie ad una diagnostica medica specialistica la perdita dell’udito è stata diagnosticata a circa il 10% dei partecipanti allo studio ed è riconducibile all’esposizione al rumore;
  2. tra questi il 75% non usa dispositivi a supporto come per esempio apparecchi acustici;
  3. il 20% dei partecipanti ha capacità uditive inferiori agli standard dell’OMS;
  4. circa il 50% dei partecipanti non ha mai fatto un esame medico dell’udito negli ultimi 10 anni;
  5. il 25% sente almeno un paio di volte a settimana un ronzio nelle orecchie e questo rappresenta un potenziale sintomo di danni uditivi;
  6. nonostante il periodo di pandemia il 25% dei partecipanti allo studio continua a essere esposto a rumori ambientali elevati.

Questi primi risultati, e quelli che verranno analizzati in futuro grazie al proseguimento dello studio, forniranno le basi per comprendere la pericolosità di queste ripetute esposizioni ed individuare le azioni preventive che si possono mettere in atto.

Come possono aiutarci già oggi i prodotti Apple?

Qui sul blog abbiamo parlato spesso dei prodotti Apple sia iPhone, nelle sue evoluzioni, sia dell’Apple Watch ed in particolare dell’ultimo nato Apple Watch 6.

Questi nostri compagni di viaggio sono dotati di una sofisticata sensoristica talmente evoluta che possiamo dimenticarci che esista.

Questa sensoristica è in grado di proteggere la nostra salute sotto diversi punti di vista, oggi approfondiamo la protezione della salute dell’udito.

Centrali in questo aspetto sono l’APP Rumore e l’APP Salute.

L’APP Rumore, presente su Apple Watch, si occupa di segnalare, tramite una notifica, quanto il livello di rumore ambientale misurato in decibel (dB) arriva a livelli pericolosi per il nostro udito.

Credits: Apple
Credits: Apple

L’APP Salute, presente su iPhone, ha due funzioni in questo ambito. Memorizza le rilevazioni acustiche fatte e le traduce graficamente nella cronologia delle nostre esposizioni al rumore.

Sarà quindi possibile vedere se tali esposizioni hanno superato i livelli consigliati dall’OMS.

Oltre a questo l’APP Salute analizza i livelli di rumore che provenienti dalla cuffie che utilizziamo.

Ci sono ulteriori funzioni Apple (iOS e iPadOS) molto utili:

La prima che ti segnalo è dedicata alla regolazione dei livelli audio ed al bilanciamento Stereo/Mono del contenuto di cui fruiamo attraverso le cuffie/auricolari.

Credits: Apple

La si può trovare nel percorso (Regolazione delle cuffie):

Impostazioni > Accessibilità > Contenuti audiovisivi > Regolazioni cuffie

Le regolazioni prevedono anche la possibilità di caricare audiogrammi personali.

La seconda è chiamata Ascolto dal vivo. Per essere utilizzata la funziona va aggiunta anche centro controllo (quello dove trovi le icone Bluetooth e WiFi). Questa funzione consente l’utilizzo di iPhone come se fosse un microfono direzionale.

La terza è la modalità Trasparenza che consente alle AirPods, Pro e Max, di amplificare i suoni ambientali anche in un’ottica di sicurezza negli spostamenti a piedi per esempio.

Interessante la funzionalità Made for iPhone (che ti invito a consultare direttamente alla pagina di supporto Apple vista l’importanza che può avere nei casi specifici). Progettata per chi porta apparecchi acustici e processori sonori consente di ascoltare audio in streaming, per esempio chiamate telefoniche e musica, trasmettendoli direttamente dall’iPhone.

Apple inoltre mette a disposizione degli utenti che hanno problemi di udito ulteriori possibilità di personalizzazione, le puoi trovare direttamente a questa pagina Apple.

Quanto sopra rappresenta un esempio della direzione verso la quale vanno le ricerche scientifiche legate all’utilizzo dei dati raccolti dai nostri dispositivi smart.

Troverai sempre qui sul blog aggiornamenti Tech legati al miglioramento delle nostre condizioni di salute cioè la mia prima “S” per la quale conviene essere Smart!

Allora cosa ne pensi? Eri a conoscenza di questo studio e delle funzionalità di Apple legate alla salvaguardia del nostro udito? Lascia un commento qui sotto e parliamone.


FONTE

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